La storia
Il suo nome era Benacus, e la sua casa era in vetta al Monte Baldo.
Era ghiotto di foglie di quercia e sorvolava le rive del Lago solo di notte,
quando era certo di non spaventare gli abitanti del posto.
Ci fu un anno in cui l’inverno arrivò improvvisamente,
ricoprendo ogni cosa col suo gelo rigido ed ostico.
Affamato, un mattino, Benacus fu costretto a spingersi fino alle pendici del monte.
Qui, un gruppo di pescatori, vedendolo nella sua grandezza,
ed essendone spaventati, tentarono di imprigionarlo.
Con successo Benacus fu incatenato sull’isola Trimelone,
in attesa che il saggio del paese decidesse cosa farne.
Bortolo era il custode dell’isola.
Il giovane pescatore fu quindi incaricato di sorvegliare il Drago.
Negli occhi di Benacus non c’era traccia di violenza,
e Bortolo se ne accorse ben presto.
I due impararono a fidarsi l’uno dell’altro.
Bortolo si recava tutte le mattine ai piedi del monte
per procurare le foglie di quercia a Benacus.
Guardando le stelle, sognavano insieme il giorno
in cui avrebbero potuto sorvolare liberi le acque del Lago.
Ma la magia si spense in fretta,
quando il saggio del paese decretò l’uccisione del Drago,
perché ritenuto un pericolo per la popolazione lacustre.
Così, la sera prima del triste giorno,
Bortolo liberò Benacus intimandogli di volare il più lontano possibile.
Il Drago era fuggito, ed era tutta colpa di Bortolo.
Così il saggio decise di revocare la sua nomina di guardiano dell’Isola.
Bortolo tornò a vivere sulle rive del Lago.
Si dice però, che Benacus non si sia mai allontanato dal Monte,
e che tutte le sere torni a far visita al suo amico Bortolo.
Proprio qui, dove adesso sorge l’Hotel Drago.
…chi lo sa, se magari in una tarda serata d’estate potrete essere così fortunati da vederli.